Record su tutti i fronti per il Gran Finale powered by SRAM, dominato da Dan Atherton. A Sottocornola va la vittoria del circuito.

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Più di cinquecento biker per una festa, un Gran Finale di stagione unico, ovviamente a Finale Ligure. Mai al mondo in una competizione di enduro si era vista una partecipazione così alta. Il Superenduro powered by SRAM chiude la stagione 2012 con un evento epico che ha visto Dan Atherton salire sul gradino più alto del podio per la prima volta in una Superenduro.

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L’inglese del team Atherton su GT ha letteralmente dominato la gara, vincendo tutte e cinque le PS, senza lasciare nulla agli avversari. Anche tra le donne fin dalle prime curve è stato chiara la supremazia di Anne Caroline Chausson (Ibis – Sco Dijon), alla prima esperienza nel Superenduro ha chiuso con ben 3min di vantaggio sulle avversarie e addirittura quarantacinquesima assoluta!

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L’atmosfera è da campionato del mondo, con atleti da ogni angolo del pianeta pronti a giocarsi tutte le carte per essere i più veloci sulle prove speciali liguri, allestite alla perfezione da Riccardo Negro e dal suo staff. Una competizione dura, che richiede un mix di allenamento e tecnica di guida e che non lascia spazio al minimo errore. Sei ore in sella, una sfida impegnativa anche per i più allenati. Chi sbaglia è fuori dai giochi per la vittoria, anche questo è Finale.

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Ma questa volta non c’era in gioco solo un weekend di gara, ma un intero circuito e bisognava incoronare i vincitori. Per la categoria maschile vince Davide Sottocornola, team Cicobikes Endura su Ibis, che aveva già la vittoria in tasca, dopo una stagione sempre al top, confermata anche dal risultato della seconda posizione qui a Finale. Tra le donne la conquista del titolo è stata più combattuta e alla fine a spuntarla è stata Maria Federica Zanotto (Trek, team Scavezzon), grazie al terzo gradino del podio di quest’ultima tappa.

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Finale Ligure rappresenta ormai per l’enduro mondiale il termine della stagione, ma anche un punto di partenza per l’annata in arrivo. Strategie, novità tecniche e voci di mercato si rincorrono nel paddock che si affaccia sul mare. Nessuno ha voluto mancare a questa gara che vale una stagione! Massiccia la presenza dei media di tutto il mondo, che conferma l’importanza della manifestazione. Un evento unico che chiude un’annata da ricordare, quella della svolta internazionale per il Superenduro.

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Cinque prove speciali mitiche, sui sentieri che hanno fatto la storia della mountain bike. Dietro Atherton e Sottocornola, per poco più di un secondo, lo statunitense Curtis Keene (Team Specialized), campione americano di enduro a chiudere un podio internazionale con Inghilterra, Italia e USA a dividersi gli onori.

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In quarta posizione Vittorio Gambirasio (Gt – Team 360°) secondo dei rider tricolori, seguito da Manuel Ducci (Ibis – Life Cycle), infastidito da qualche problema tecnico e quinto davanti al francese Theo Galy (Team Orange). Buona prestazione per i fratelli Alex e Denny Lupato (Lapierre – Team FRM), settimo e ottavo. Nona posizione per Tyler Morland (Team Specialized), PR Media Manager di SRAM, con il tedesco Max Schumann a chiudere la top ten.

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Due grandi assenti dalla top ten. Nicolas Vouilloz, nonostante un’ottima gara in seconda posizione si è ritirato dopo la PS4 e Andrea Bruno, colpito ancora una volta dalla sfortuna, è caduto perdendo la sella sulla PS1, cosa che gli ha compromesso la gara tenendolo fuori dalle prime posizioni.

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Nella gara femminile, alle spalle della Chausson la campionessa del mondo under 23 slovena Tanja Zakelj (Orbea – Salcano Factory Team) seguita da Maria Federica Zanotto (Trek – Scavezzon).
Ecco le prime parole a caldo dei rider sul podio:

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Dan Atherton: “Questa vittoria è stata il frutto di un anno di duro lavoro, sono molto contento per la prestazione di oggi e per la mia prima vittoria nel circuito. L’enduro è in grande crescita e credo che il futuro della disciplina sia nelle mani del Superenduro”.
Davide Sottocornola: “E’ stato un gran finale di stagione per me, ci tenevo molto a fare bene a Finale, sono soddisfattissimo della giornata. I miei sforzi sono stati premiati dopo tanto sacrificio, allenamenti dopo il lavoro, alla base di tutto c’è una grande passione e la voglia di fare bene”.

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Curtis Keene: “E’ stata una giornata fantastica, un’esperienza stupenda, spero di tornare il prossimo anno. Rispetto agli States i percorsi sono più tecnici, ci vogliono i componenti adatti, specialmente le gomme. Anche le risalite sono toste, bisogna avere una preparazione completa”.
Il Superenduro powered by SRAM 2012 va in archivio dopo un weekend da ricordare, state sintonizzati per rivivere presto la storia di questa appassionante stagione!

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Qui le tutte le classifiche.