Supportiamo le piccole comunità locali e i nostri local spot con progetti ed iniziative specifiche

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In un momento in cui si fa sempre più vivace il tema della ripartenza ci viene spontaneo proporre un’iniziativa a supporto delle realtà locali, i nostri “home spot”.

Primo logo del Circuito Superenduro - 2008 Sestola (PT) - Foto di Matteo Cappè

Primo logo del Circuito Superenduro – 2008 Sestola (PT) – Foto di Matteo Cappè

La maggior parte di noi bikers abita vicino ai trail dove probabilmente ha iniziato ad andare in bici. Alcuni a distanza di anni fanno ancora parte dell’associazione o del gruppo di persone che se ne prende cura e magari di tanto in tanto ci va ancora a girare.
Al contempo però, per come siamo stati abituati, il nostro “home resort” ci sta un po’ stretto e la nostra mente viaggia sempre più lontano verso quelle che ad oggi sono le location più famose, più organizzate e con la rete sentieristica più sviluppata.
Per carità nulla di sbagliato, per migliorare c’è bisogno di confrontarsi con il top a disposizione, ma oggi o meglio domani, quando potremo risalire in sella, siamo sicuri che sia la cosa migliore sia fisicamente che spiritualmente?
I dati sul turismo che stanno circolando vedono chiaramente un generalizzato drastico calo delle presenze nei mesi futuri alla riapertura con evidenti ripercussioni sulle attività e sulle comunità.
Spesso il turismo dei nostri piccoli “home resort” è fatto di seconde case e di piccoli flussi legati ad attrazioni puntuali.
In quest’ottica si capisce come per ad esempio il bar del paese, una colazione e uno spuntino di 5 biker può fare la differenza nell’arco della giornata.
Chiaramente più piccole sono le comunità e minore sarà la loro capacità di ripresa, ma al contempo non servono chissà quali sforzi per dargli una mano.
Avviare un progetto di costruzione di un nuovo sentiero, quello che avremmo sempre voluto fare ma che per vari motivi non abbiamo mai sviluppato, contribuire al ripristino della rete sentieristica esistente dopo mesi di inutilizzo, organizzare delle giornate di riding locali (magari senza furgonate da 12 in 9 posti) con acquisto di bibite e panini all’alimentari del paese, avviare un progetto video/fotografico di comunicazione, sono tutte iniziative concrete che possono dare una reale mano alla ripartenza dell’economia locale.
Non dimentichiamo che poi la nostra generazione di social addicted, può fare davvero molto per promuovere una piccola realtà. Far vedere ai nostri amici che da noi i trail sono a posto e che magari ci sono anche delle novità può stimolare in un secondo momento delle piccole trasferte e incontri tra crew vicine.
Attenzione, questa iniziativa non vuole né suggerire di smettere di sognare la vacanza da urlo, né tantomeno di invitare a non viaggiare e spostarsi in altri luoghi, bensì un modo per ricominciare ad andare in bici contribuendo alla ricostruzione del tessuto della nostra comunità locale.
Il nostro messaggio vuol dire “ripartiamo dalle basi e dalle nostre origini”, riprendiamo confidenza sulla bici sui nostri trail, ricostruiamo i rapporti con la comunità locale e quando ci sentiremo di aver dato il nostro contributo sarà il momento di risalire in macchina per andare a girare anche a molti chilometri di distanza.

Lo staff di Superenduro è disponibile per confrontarsi e ragionare assieme sulle vostre idee e progetti. Potete scriverci alla mail info@superenduromtb.com.

Il nostro consiglio è di concentrarvi su un singolo progetto dando libero sfogo alla vostra immaginazione e creatività!

Se nei mesi a venire postate qualcosa inerente questa iniziativa, alle fasi di sviluppo della vostra idea, alle prime giornate di lavoro, al vostro primo ride, etc. taggate i profili del SE @superenduromtb e utilizzate gli hashtag #whereimtb e #superenduromtb e saremo ben felici di condividerli e darvi supporto alla diffusione del vostro personale messaggio di solidarietà.

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